” BUILD IN ALUMINIUM “

Questa Lancia B20 GT è stata immatricolata per la prima volta nel 1952. E ora dotata di targhe e libretto del 2007. Partendo da questo telaio Luciano Basso ha creato, nei primi anni 2000, l’ultima delle repliche fedeli di quelle 7 leggendarie B20 dotate di carrozzeria alleggerita in alluminio che, nei primi anni Cinquanta, presero parte con successo alle più importanti competizioni motoristiche come il Giro di Sicilia, la 24 Ore di Le Mans, la Mille Miglia, il Gran Premio di Monaco e la Carrera Panamericana. Queste 7 vetture vennero poi demolite nel 1955 per ordine della Lancia, quando le D50 vennero donate alla Ferrari.

Colore celeste, la carrozzeria è stata ricostruita interamente in alluminio, utilizzando un mannequin creato da Luciano Basso grazie all’aiuto dell’ingegner De Virgilio e ad una lunga ed attenta analisi delle foto dell’epoca. È fedele all’originale in ogni minimo dettaglio, presenta il tetto ribassato, l’assenza di bagagliaio, il serbatoio specifico, le larghe feritoie d’areazione anteriori per l’aerazione dei freni, lunotto e vetri laterali scorrevoli in persplex. Gli interni sono privi di insonorizzazione e della panchetta posteriore, sono presenti i sedili sportivi, il volante Nardi ed il roll cage (omologato a libretto). I segni sulla carrozzeria e le piccole ammaccature provocati dalla partecipazione a numerosissimi eventi e rievocazioni non fanno altro che aumentarne il fascino da vettura da competizione. Meccanicamente perfetta, presenta sospensioni ribassate, cambio con leva al pavimento e motore alleggerito e preparato con carburatori con getti maggiorati, assi a camme da competizione creati da disegno dell’ingegner De Virgilio ed il rarissimo collettore Nardi. Negli anni ‘80 Luciano Basso, che all’epoca era il restauratore di riferimento per le vetture del Museo Lancia, decise assieme all’ingegner De Virgilio di intraprendere un progetto ambizioso: creare una replica fedele di quelle Aurelia B20 alleggerite che gareggiarono e si distinsero in tutte le principali competizioni della loro epoca. Ci volle tutta la loro abilità e competenza, ma alla fine il risultato fu al di sopra delle aspettative, tanto che negli anni successivi Luciano Basso ne creò altre cinque su commissione, per un totale di 6 repliche. La loro conformità all’originale è stata certificata e firmata dall’ingegner De Virgilio e da Luigi Pellissier. Tutte le informazioni riportate ci sono state confermate dallo stesso Luciano Basso, che assieme all’ex proprietario ha partecipato a numerosissimi eventi proprio su questa vettura, guidandola anche sul leggendario circuito di Le Mans.

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